Tappa molto lunga ma praticamente priva di dislivello; purtroppo in parte rovinata da un lungo tratto finale su strada trafficata.
Camminiamo piacevolmente circondati dai campi coltivati, fino al paese di Spinazzola.
La tappa è molto lunga e interamente esposta al sole: si sconsiglia la percorrenza nei mesi più caldi. I più stanchi possono spezzare il percorso a Palazzo San Gervasio.
La parte finale della tappa si svolge su strada asfaltata abbastanza trafficata, occorre prestare attenzione.
Unico punto acqua a metà tappa.
Lasciamo Venosa circumnavigando il vecchio castello su una stradina secondaria, in leggera discesa; quindi ci immettiamo nella strada provinciale, verso sinistra, e poco dopo prendiamo nuovamente una stradina secondaria, che seguiamo per diversi km in rettilineo pianeggiante, circondati dai filari d'uva. Attraversata trasversalmente una strada asfaltata, al successivo incrocio pieghiamo a sinistra e proseguiamo in dolcissimo saliscendi, circondati da colline coltivate.
Dopo un paio di chilometri passiamo su strada carrozzabile e proseguiamo nella medesima direzione; attraversiamo una strada asfaltata, poi avanti ancora fino a raggiungere una nuova strada asfaltata, che prendiamo verso destra. All'incrocio a T prendiamo la carrozzabile dall'altra parte della strada e raggiungiamo la vecchia ferrovia in disuso (nei paraggi si trova una bellissima fontana, sotto l'antico acquedotto); seguiamo i binari, quindi pieghiamo a gomito verso sinistra e a destra subito dopo. Ritroviamo presto l'asfalto e proseguiamo per diversi km; infine entriamo in una strada più grossa e più trafficata, con diverse curve, ove dobbiamo prestare attenzione.
Al successivo incrocio teniamo la destra e seguiamo la strada provinciale per gli ultimi 4 km, fino a raggiungere il paese di Spinazzola.
Il comune di Spinazzola si trova lungo il confine tra Puglia e Basilicata. Il paese si sviluppa tra l'Appennino lucano e il Parco dell'Alta Murgia: questa posizione, ai piedi dei monti e fuori della zona carsica, gli permette di essere ricco d'acqua in una regione dove questa risorsa è spesso un carente.
Fino all'arrivo delle truppe napoleoniche, ad inizio XIX secolo, il territorio si Spinazzola faceva parte della Basilicata, del distretto di Matera per l'esattezza. A seguito delle divisioni territoriali effettuate da Gioacchino Murat (re di Napoli per conto di Napoleone, cui si deve l'abolizione del sistema feudale), il comune di Spinazzola passò sotto le Terre di Bari.
Il Parco dell'Alta Murgia, che si estende in forma quadrangolare tra le province di Bari e Barletta-Trani, ha la sua sede amministrativa nella città di Gravina in Puglia.
Fondato nel 2004, copre una parte della più ampia area delle Murge, sub-regione che va dal mare alla montagna, comprendendo l'area dell'altipiano carsico e in parte l'Antiappennino pugliese. L'area delle Murge è caratterizzata dal fenomeno del carsismo che si esplica in numerose formazioni geologiche (doline, lame, inghiottitoi) tra cui spiccano le gravine, dei veri e propri canyon.
Proprio su una gravina sorge la stupenda cittadina di Gravina in Puglia. Lungo le grotte formatesi sulle pareti del canyon (sopra il quale si è sviluppata la città) si insediarono gli uomini preistorici; successivamente, le stesse grotte sono state usate come abitazioni e chiese; oggi numerosi sono i ristoranti che hanno le loro sale in queste suggestive location.
Nella campagna è facile imbattersi in piante selvatiche dagli alti ed esili fusti che in primavera si riempiono di fiori gialli: si tratta della ferula, chiamata anche finocchiaccio.
Pianta infestante, si trova in tutta l'area mediterranea e viene utilizzata per realizzare mobili ed utensili. Il fusto, una volta seccato, è assai leggero, ma molto resistente: in quest'area viene utilizzato per appendere a essiccare gli enormi Palloni di Gravina, formaggio a pasta filata dalla forma sferica e dalle grosse dimensioni, o per costruire mobili quali sedie o sgabelli. Il fusto ha un'altra importante proprietà, quella di bruciare molto lentamente: veniva usato per trasportare il fuoco da un luogo all'altro (secondo la tradizione, Sant'Antonio Abate portava con sé proprio un bastone di ferula).
A circa 10 km fuori il borgo di Spinazzola si possono visitare delle meravigliose cave di bauxite.
Scoperte nel 1935 da un geometra e un ragioniere durante un’escursione, sono state attive dal 1950 al 1978. Il materiale estratto, caratterizzato dal colore rosso intenso (dovuto all'ossidazione dei minerali presenti nel terreno), veniva trasportato fino a Porto Marghera dove veniva lavorato per produrre alluminio. Con gli anni Ottanta e l'avvento della globalizzazione, l'estrazione è divenuta economicamente poco vantaggiosa fino a portare alla chiusura del sito minerario. Le enormi cave rimaste mostrano un paesaggio suggestivo, quasi di un altro pianeta, tanto da essere stato scelto come scenografia per un video del cantante Achille Lauro.
Non distante dall'area delle cave di Bauxite si trovano i ruderi del castello di Garagnone, un castello medievale situato sulla strada tra Andria e Spinazzola.
Edificato dagli Svevi e poi ceduto all'ordine monaco-cavalleresco dei Gerosolimitani, fu usato come domus per la gestione delle campagne. Distrutto dal terremoto del 1731, oggi i suoi ruderi si confondono con la roccia in cima alla collina.
Tra i più rappresentativi prodotti dell'Alta Murgia c'è il pallone di Gravina, un formaggio a pasta filata dura che si produce dai tempi lontani.
Dall'inconfondibile forma sferica, molto simile ad un caciocavallo, viene stagionato come minimo per tre mesi e una forma può pesare da 1 a 10 kg. Tipicamente viene appeso a bastoni di ferula e fatto stagionare nelle grotte naturali di Gravina formate da calcarenite, grazie alle quali assume aromi unici.
In autunno arrivano numerosi i cacciatori di allodole: i piccoli volatili vengono cucinati arrosto o fritti, oppure in casseruola alla cacciatora con un abbondante bicchiere di marsala.
Spinazzola fa parte dei comuni dove viene prodotta la lenticchia di Altamura (Indicazione Geografica Garantita), un legume abbandonato che è stato riscoperto nell'ultimo decennio.
B&B Al Borgo Saraceno, a Spinazzola. Tel. 0883 684225
A Spinazzola sono presenti diverse strutture ricettive.
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza raggiungibile in bus, partendo dalla città di Potenza con cambio a Melfi.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!