Tappa di buona lunghezza, caratterizzata da lunghi tratti su asfalto e una parte centrale molto piacevole, tra boschi di conifere.
Gli ultimi km di tappa si svolgono su una provinciale a scorrimento veloce: prestare attenzione.
Unico punto acqua a Potame, a metà tappa: portarne buona scorta.
Dal Casellone forestale di Monte Cocuzzo ci incamminiamo sulla strada asfaltata, in leggera salita, quindi prendiamo una comoda strada forestale che scende (100 m D- ca.) fino a ritrovare l'asfalto. Proseguiamo così per diversi km, in saliscendi quasi impercettibile, superando un parco avventure e giungendo all'abitato di Potame, caratterizzato dai murales colorati (le cosiddette "case parlanti") e dall'architettura a tratti alpina.
Lasciato il paese, ci stacchiamo dalla strada asfaltata e oltrepassando una catena prendiamo un largo sentiero che ci porta in breve a un'ampia radura; da lì attacchiamo una ripida salita (150 m D+ ca.) su una sterrata fatta di pietre, al termine della quale godiamo di un bel paesaggio aperto sulla Piana di Cosenza e i monti della Sila. Proseguiamo in piano su agevole sterrata, alternando tratti aperti a passaggi nel bosco di pini e larici. Arrivati a un incrocio, tiriamo diritto per poi prendere la sterrata che scende in traverso sulla destra, sul versante meridionale del monte Serratta: iniziamo così la lunga discesa (500 m D- ca.).
Il tracciato è a momenti invaso dalla vegetazione (in parte rovi) e dobbiamo farci strada fino a sbucare nuovamente sull'asfalto e continuare a perdere quota. Superiamo alcune frazioni, infine sbuchiamo sulla provinciale e la prendiamo verso sinistra, seguendola per diversi km fino ad arrivare al paesino di Piano Lago.
Non distante da Piano del Lago c’è la valle in cui scorre il fiume Savuto, probabilmente il fiume Ocinaros per i Greci, alla cui foce era presente l'antica città di Temesa.
Il fiume è noto per aver causato la morte di Isabella d'Aragona, moglie di Filippo III di Francia, nel XIII secolo. Mentre era di ritorno dall'ottava crociata, insieme al marito e con il figlio in grembo, cadde da cavallo e pochi giorni dopo morì.
Originario della vicina Marzi è Mauro Fiore, direttore della fotografia, naturalizzato statunitense, che nel 2010 ha ricevuto l'Oscar per la migliore fotografia nel film Avatar di James Cameron.
Numerose sono le lavorazioni artigianali tradizionali locali, tra cui l'arte orafa di Burrascano Creazioni e le creazioni di Tutti Telemaco, un artigiano ceramista esperto anche nella realizzazione del classico presepe calabrese.
La valle del Savuto è un'area storicamente votata alla produzione di vino. In particolare, il Savuto DOC è un vino rosso già apprezzato dai patrizi romani (con vino e legname venivano pagate le tasse imperiali).
Tradizionalmente coltivato alle pendici nord-occidentali del Massiccio del Reventino, si fa risalire la sua produzione con le viti ad alberello al III secolo a.C., da parte della popolazione dei Bruzi. Apprezzato anche dai viaggiatori come Duret de Tavel, il Savuto è rimasto un vino di classe elevata, grazie alla produzione affinata nei secoli. È caratterizzato dai profumi di sottobosco e liquirizia e da un tannino setoso che ne il gusto avvolgente.
Le versioni Classico e Superiore subiscono un invecchiamento di almeno tre anni. Esistono anche le versioni di rosato e di bianco, dal gusto pieno e delicatamente sapido.
Albergo Carpino, a Piano Lago. Tel. 0984 969000
Hotel Bruni Snc, a Piano Lago. Tel. 0984 969649
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza NON raggiungibile in bus.
La località raggiungibile con il bus più vicina è Mendicino, partendo dalla città di Cosenza.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!