Tappa di media lunghezza e dislivelli moderati, molto scorrevole, con cui entriamo nel Parco delle Serre.
Soprattutto nella prima parte, ancora su asfalto, si possono incontrare diversi cani randagi: prestare attenzione.
Il tratto di ripida salita che porta verso il Lago Acero è infestato di rovi (ma si passa comunque agevolmente).
Unico punto acqua nella prima parte della tappa, subito dopo il punto di incrocio con il percorso della tappa precedente.
Lasciamo il centro di San Vito sullo Ionio e imbocchiamo una strada asfaltata che ci fa uscire dall'abitato; attacchiamo così una buona salita (500 m D+ ca.) su strada, per buona parte in ombra. Poi passiamo su strada sterrata, inizialmente ben tenuta, fino a imboccare una rampa più ripida verso il Lago Acero: il tratto è infestato dai rovi e il fondo è un poco sconnesso. Aggirato il lago (che non vediamo) ritroviamo un buon fondo sterrato e giungiamo all'incrocio da cui siamo scesi (in direzione San Vito sullo Jonio) nella tappa precedente; viriamo verso sinistra (incontrando l'unica fonte d'acqua del percorso) e proseguiamo in dolce saliscendi, all'interno di una bella pineta, per diversi km.
Usciti dal bosco, godiamo di un bel panorama aperto, con alcune pale eoliche sullo sfondo, alternando tratti al sole a tratti in ombra; passando accanto alle pale eoliche, avanziamo verso Monte Pizzini (918 m) la cui sommità è preceduta da uno strappo (100 m D+ ca.) abbastanza ripido. Perdiamo la stessa quota appena guadagnata, sempre su strada sterrata che ci regala alcuni begli scorci aperti, e approcciamo l'ultima salitina del giorno (100 m D+ ca.), all'ombra. Al suo termine, svoltiamo a sinistra e giungiamo a una costruzione di legno sempre aperta, a mo' di bivacco (all'interno un camino, un tavolo e un paio di sedie; utile in caso di emergenza); da lì curviamo a gomito e attacchiamo la discesa (300 m D- ca.) verso il paese. Poco dopo ritroviamo l'asfalto e giungiamo sulla statale, che prendiamo verso sinistra, per arrivare in breve al centro di Torre di Ruggiero.
Torre di Ruggiero deve il suo nome a Ruggero I di Sicilia, figlio di Tancredi di Altavilla. Il fratello, Roberto il Guiscardo, fu conte di Calabria mentre Ruggero fu il conquistatore della Sicilia.
Nato in Normandia nel 1031, Ruggero si distinse per la sua indole coraggiosa e saggia. Nella zona delle Serre viene ricordato come colui che concesse al monaco certosino Bruno di Colonia l'area in cui ancora oggi sorge la certosa di Serra San Bruno.
Morì nel 1101 assistito proprio da Bruno di Colonia. Passando per l'attuale territorio di Torre di Ruggiero, riunì le contrade sparse sotto un solo borgo chiamato Torre di Spadola.
Poco fuori dal centro abitato di Torre Ruggiero è situato il Santuario della Madonna delle Grazie. Terminato nel 1886, si trova nel luogo in cui sorgeva una chiesetta edificata fra il X e il XII secolo. A realizzare il primo luogo di culto furono i monaci basiliani. Il santuario, semidistrutto dal tremendo terremoto del 1783, venne ristrutturato soltanto nel 1858.
La Madonna delle Grazie è una delle più venerate della Calabria e molte sono le associazioni dei fedeli in giro per il mondo - in particolare in Canada.
Prodotto tipico di quest'area è la nocciola tonda di Calabria, nota anche come “nocciola di Cardinale”, luogo in cui fu introdotta nel XIX secolo.
Le coltivazioni si estendono in tutta l'area del comune di Cardinale e in quelli limitrofi (come Torre Ruggiero) e sono state fonte di reddito per numerose aziende negli ultimi due secoli. Il frutto, caratterizzato dall'aspetto tondeggiante e dalla media pezzatura, spicca per le sue eccellenti qualità organolettiche e di conservabilità. La Nocciola Tonda di Calabria non è adatta alle colture intensive ed è interesse di tutto il territorio mantenere la trasformazione di questo prodotto in loco.
Foresteria del Santuario Maria SS. delle Grazie, a Torre di Ruggiero. Tel. 096 793635
Appartamenti I Limini, a Torre di Ruggiero. Tel. 334 176 6345
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza raggiungibile in bus, partendo dalla città di Catanzaro.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!