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Tappa

Rifugio Bozzi > Passo Gavia

Lunghezza
10.6
Km
Difficoltà*
EE
Dislivello*
+
746
m
-
592
m
*Cosa vuol dire?

Il simbolo + indica il dislivello positivo (cioè in salita) complessivo della tappa; il simbolo - quello negativo (cioè in discesa).

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55443135
Punto di partenza
Punto d'arrivo
Punto acqua
Struttura ricettiva
Punto interesse

Tappa spettacolare e molto panoramica in ambiente d'alta quota, non particolarmente impegnativa dal punto di vista fisico ma piuttosto tecnica ed esposta in alcuni passaggi (attrezzati): riservata solo ai più esperti.

La Bocchetta del Corno dei Tre Signori si trova a circa 3.100 m di quota, altitudine che rappresenta il punto più elevato dell'intero tracciato ufficiale del Sentiero Italia.

Note particolari

La tratta è riservata a escursionisti esperti (EE), a ragione del passaggio attrezzato che, dalla Bocchetta del Corno dei Tre Signori, scende al passo Gavia, in esposizione Ovest-Nord-Ovest.  

L'ultimo tratto di percorso è il più delicato, in quanto piuttosto esposto per una cinquantina di metri di dislivello. E' dotato di catene e di alcune corde fisse, ma va percorso con prudenza ed accertandosi prima della percorribilità. Non richiede attrezzatura specifica.

Occorre accertarsi prima sulle condizioni meteo e sullo stato del percorso (per es. tramite il CAI locale, Sezione di Pezzo-Ponte di Legno).

In alternativa a questo percorso è possibile raggiungere il Passo Gavia in due tappe, scendendo a valle nel paese di Ponte di Legno (vedi tappa 46) per poi risalire dalla spettacolare Valle delle Messi (vedi tappa 47).

Bellezza
periodo
Luglio - Agosto
PERCORRIBILITà
INTERESSE
RAGGIUNGIBILITà
PERCORSO

Dal Rifugio Bozzi (2.478 m) prendiamo il sentiero segnalato come Alta Via Camuna che, con un lungo traverso in leggera salita (150 m D+ circa), su quella che era che segue la strada militare della I Guerra Mondiale, ci porta fino ai laghetti di Ercavallo (2.621 m).

Proseguiamo lungo il sentiero in leggera e costante salita (450 m D+ circa) per poi puntare, con ampio giro molto panoramico, nella testata della valle verso la Bocchetta del Corno dei Tre Signori (3098). L'ultimo tratto di salita prima di arrivare alla bocchetta presenta un breve passaggio attrezzato. L'intero percorso è ben segnalato da segnavia e ometti.
Dalla Bocchetta, dalla quale si gode di una vista mozzafiato sull'Adamello, la Presanella a sud-est e sul gruppo del Bernina a ovest, percorriamo il tratto finale della tappa in discesa che ci porta al Passo Gavia.

COSA SAPERE

La mulattiera, in certi punti ridotta a sottile sentiero per le continue frane e valanghe invernali, risale lentamente le balze dei laghi dei Piani di Ercavallo, addentrandosi nel vasto anfiteatro montuoso sovrastato dalle cime di Ercavallo (3.068 m) e dalla punta del Corno dei Tre Signori (3359 m). Poco più sopra del sentiero corre la cresta confinale di Ercavallo (che costituiva la linea di frontiera, in precedenza, e la prima linea, poi, tra le truppe austro-ungariche, che occupavano la sottostante Val del Monte in prossimità del Lago di Pian Palù e di Peio in territorio trentino, e quelle italiane che sorvegliavano il passaggio Gavia-Tonale). La cresta frastagliata e dirupata ospita ancora i resti dello straordinario intervento umano: trincee, postazioni in pietra a secco di fucilieri, grotte, ponticelli e gradinate in pietra, e persino l'ultimo tratto della teleferica che portava i rifornimenti fino alla cima partendo dal sottostante villaggio militare.

Mentre camminiamo, il pensiero va alle fatiche ed alle sofferenze di quegli uomini "annidati quassù come aquile" (dalle lettere di Cesare Battisti alla moglie) che negli anni più freddi e nevosi del secolo scorso affrontavano, prima di tutto, una battaglia per la sopravvivenza in quella che fu la Guerra Bianca, l'evento bellico combattuto sulle più alte montagne che siano mai state teatro di conflitto.


COSA VEDERE

Dal grande villaggio militare della conca del Montozzo a 2.500 m, dove ora sorgono il rifugio Angiolino Bozzi, (dedicato ad uno dei primi caduti nelle battaglie alpine della I Guerra mondiale) ed un minuscolo ma interessante museo di guerra, si diparte l'impervia strada militare che, a mezza costa, percorre i dirupati costoni rocciosi sovrastanti la vallata di Case di Viso. La strada militare è uno dei numerosi esempi dell'operato mirabile degli alpini ai tempi della I Guerra mondiale che, senza l'ausilio delle moderne attrezzature meccaniche ed elettroniche, hanno portato a termine opere inimmaginabili in ambienti estremi per altitudine e asprezza.

A circa metà tappa giungiamo ai laghetti di Ercavallo, luogo ideale per una sosta rilassante in un luogo magico ed incontaminato.

COSA MaNGIARE

La gaviolina è un mix di erbe piccanti, usato come insaporitore per molti piatti, messo a punto dal Rifugio Bonetta; alcune di queste erbe le abbiamo riconosciute: taneda, timo e bacche di ginepro.

DOVE DORMIRE

Rifugio Valmalza, in località Valle delle Messi. Tel. 348 796 2766

Bivacco Linge, poco distante dal Lago Nero; molto confortevole,  20 letti, coperte, stufa e pentole. Sempre aperto.

Rifugio Bonetta, al Passo Gavia. Tel. 0364 91806

COME ARRIVARE

Punto di partenza NON raggiungibile in macchina.

La località raggiungibile in macchina più vicina è Case di Viso.


Punto di partenza NON raggiungibile in bus.

La località raggiungibile con il bus più vicina è Pezzo, partendo dalla cittadina di Edolo con cambio a Ponte di Legno.

Qui il LINK per controllare gli orari.


Punto di partenza NON raggiungibile in treno.

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Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!

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