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Tappa

306

Cantoniera Postoleoni > Centro Le Miniere

Lunghezza
24.7
Km
Difficoltà*
E
Dislivello*
+
590
m
-
888
m
*Cosa vuol dire?

Il simbolo + indica il dislivello positivo (cioè in salita) complessivo della tappa; il simbolo - quello negativo (cioè in discesa).

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Punto di partenza
Punto d'arrivo
Punto acqua
Struttura ricettiva
Punto interesse

Tappa lunga ma molto scorrevole, praticamente priva di dislivelli positivi, tutta su ottimo tracciato. Concludiamo la giornata nel pittoresco Centro Le Miniere di Fondachelli.

Note particolari

Punti acqua solo nell'ultima tratto (da Figheri in poi), fare buona scorta a Postoleoni.

Bellezza
periodo
Maggio - Ottobre
PERCORRIBILITà
INTERESSE
RAGGIUNGIBILITà
PERCORSO

Lasciamo Postoleoni e camminiamo in saliscendi su comoda strada sterrata, come nelle tappe precedenti, seguendo sempre la dorsale. Il paesaggio è segnato dalla macchia mediterranea: erica, ginestra, felci... Presso il colle settentrionale di Pizzo Batteddu avvistiamo a ovest la sagoma imperiosa di Rocca Novara (1.340 m), "il Cervino di Sicilia".

Qualche chilometro dopo, dalla spalla meridionale di Pizzo Daini, iniziamo a perdere dolcemente quota. Avvicinandoci a Colla Bassa ci troviamo ad attraversare un parco eolico. Quindi abbandoniamo la dorsale e, tra Monte Paiano e Monte Sereno, lentamente scendiamo (300 m D- ca.) verso Fondachelli, circondati dai noccioleti.

Poco prima della frazione di Figheri abbandoniamo la sterrata e passiamo su asfalto; quindi attraversiamo il fondovalle, con la Fiumara Madridi, e risaliamo (150 m D+ ca.) sempre su strada fino ad arrivare al Centro Le Miniere.

COSA SAPERE

Il Bivio Colla Bassa si trova all'interno del comune di Fondachelli-Fantina, un comune sparso compreso tra i monti Peloritani e i Nebrodi. Fino agli anni '50 la vallata faceva parte del comune di Novara di Sicilia; la zona veniva chiamata Fondachelli per la presenza di un complesso di edifici medievali usati come magazzini.

Lungo le sponde del fiume Patrì numerose erano le miniere: quelle di argento hanno fatto la fortuna delle argenterie messinesi. Venivano estratte anche le rocce di arenaria, che hanno reso famosi gli scalpellini novaresi.

In quest'area si parla il gallo-italico (o gallo-siculo), uno dei dialetti alto italiani della Sicilia.

La zona di Novara di Sicilia e Fondachelli era definita “la Lombardia siciliana”, con un dialetto originatosi dalle migrazione longobarde durante il Medioevo (nel periodo normanno gli Altavilla incoraggiarono i flussi migratori dal nord Italia, concedendo terre e privilegi). Queste antiche isole linguistiche oggi rischiano di scomparire, con l'omologazione del linguaggio.

COSA VEDERE

A dividere l'area di Fondachelli da quella di Novara di Sicilia è Rocca Novara (1.340 m), una cima dalla punta aguzza conosciuta come “Cervino di Sicilia”; è nota anche come Rocca Salvatesta, probabilmente perché durante le invasioni arabe vi si rifugiarono i Novaresi, poi richiamati dagli stessi invasori.

Tra le montagne più alte dei Peloritani, la sua forma tronco-conica è stata il punto di riferimento per le popolazioni locali e per i naviganti e per questo veniva chiamata anche “montagna di Nettuno”; rappresenta un punto di osservazione da cui si può godere di un panorama a 360°. Innalzatasi dal fondo marino, la roccia calcarea è ricca di conchiglie e pesci fossili. Ai piedi della vetta è sorto l'insediamento di Noa (il primo nucleo abitato di Novara) e numerosi sono i manufatti e i resti di antichi edifici. Sulla cima, caratterizzata da un largo spiazzo verde, è presente una croce nera, meta di pellegrinaggio il 18 agosto. Alla base del monte spunta Rocca Leone, un roccione dalle sembianze di un leone accovacciato.

COSA MaNGIARE

L'area di Fondachelli è rinomata per la produzione di nocciole, prodotto simbolo della pasticceria locale.

In particolare, la pasticceria di Enzo Catania è un vero capolavoro di tradizione e bontà, un laboratorio artigianale dove Enzo tiene in vita la tradizione di famiglia: cannoli (ne ha realizzato uno di 110 kg per il Papa), cassatelle, dolcetti di pasta di mandorla (quello con la scorza di cedro è fantastico)...

A essere protagonista rimane la nocciola, soprattutto con torroni e cioccolatini. In zona viene anche prodotta la grappa di nocciole.

Prodotto tipico del messinese è la ricotta infornata, un delizioso modo per conservare il famoso derivato della produzione del formaggio.

La ricotta rimasta invenduta viene cotta nel forno a legna, dove resta a riposare per un paio di giorni. Dalla consistenza compatta, è caratterizzata dal colore ambrato. Ottima sulla pasta alla norma, con le melanzane fritte…

DOVE DORMIRE

Agriturismo La Quercia, in contrada Pozzi (3 km circa prima di Figheri). Tel. 338 162 1431

Centro Le Miniere, a Fondachelli. Per prenotazioni, scrivere a info@leminiere.org

COME ARRIVARE

Punto di partenza raggiungibile in macchina.

Punto di partenza NON raggiungibile in bus.

La località raggiungibile con il bus più vicina è Mandanici, partendo dalla città di Messina con cambio a Roccalumera.

Qui il LINK per controllare gli orari.

Punto di partenza NON raggiungibile in treno.

“Non ci scorderemo mai dei cannoli di Enzo, un vero record”

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Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!

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