Tappa abbastanza lunga ma semplice e priva di grossi dislivelli.
Attraversiamo la bella Riserva Naturale di Acquerino Cantagallo per poi scendere all’abitato di Montepiano. Molto piacevole e godibile, senza essere spettacolare.
Procediamo su strada asfaltata fino al Passo di Acquiputoli, da cui prendiamo il sentiero 00, che va risalendo (100 m D+ circa) verso Culipiana, inoltrandoci nella Riserva Naturale di Acquerino Cantagallo. Aggiriamo il poggio di Monte Bucciana in traverso, da est; quindi guadagniamo la dorsale e proseguiamo verso nord, superando il Passo del Treppio e, poco dopo, il Rifugio Luigi Pacini (1.001 m), dove troviamo anche una fontana.
Proseguiamo aggirando il Poggio Cicialbo da ovest e ritroviamo la cresta dal valico de Le Fosse; da qui, in saliscendi, passiamo in rapida successione diversi poggi (delle Piastre, Cattarelle, la Zucca, della Croce). Scendiamo appena verso Sambuco, un valico dove passa la strada asfaltata, e affrontiamo la salita (200 m D+ circa) al Monte delle Scalette (1.186 m), la cui cima è purtroppo chiusa nella pineta: vale la pena allungare verso nord-ovest alla Croce di Geppe, da cui ammiriamo le dorsali boschive che compongono il Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone e a nord-est avvistiamo il bel Lago di Brasimone. A ovest spiccano le sagome inconfondibili di Cimone, Libro Aperto, Corno alle Scale, Cupolino e Monte Gennaio. I più stanchi possono spezzare la tappa sostando all’Eremo del Viandante, uno spartano bivacco poco distante.
Ritornati al Monte delle Scalette, proseguiamo in facile e panoramica cresta sullo 00 fino ad arrivare alla spalla sud del Monte della Scoperta, quindi iniziamo a scendere (450 m D- circa) verso la Valle di Setta. Incrociata la strada asfaltata, lasciamo lo 00 e prendiamo il sentiero sulla sinistra, che dopo un paio di chilometri passa su strada asfaltata e ci conduce all’abitato di Montepiano (700 m).
La Riserva Naturale di Acquerino Cantagallo conserva ambienti naturali di grande bellezza: faggete, castagneti e boschi misti di latifoglie, dove spiccano alberi monumentali.
Il più grande era il “Faggione” di Luogomano, una pianta di circa 300 anni la cui chioma copriva, a terra, una superficie di ben 600 mq!
Intorno al vecchio patriarca erano stati piantati altri faggi, per difenderlo dal vento (che in queste zone può soffiare molto forte). Purtroppo nel 2013, a seguito di un’intensa nevicata, il peso dei suoi stessi lunghi rami causò il crollo di metà del Faggione (che era formato da 2 fusti). La metà rimasta intatta, tuttavia, continua tuttavia a ricevere il tributo di numerosissime visite dei viandanti.
Nell’oasi naturale vivono tanti animali selvatici, dal cinghiale all’istrice, dal capriolo al picchio muratore, dalla volpe al cuculo, dal cervo alla poiana...
A sud di Montepiano, a circa 15 minuti di macchina, si trova il piccolo borgo di Vernio.
Per chi avesse tempo, vale la pena visitare il Mumat - Museo delle Macchine Tessili, che conserva gli antichi macchinari che hanno fatto la storia del distretto tessile di Prato grazie alla tipica lavorazione di riciclo degli stracci: dall'antica turbina alimentata dall'acqua del Fiume Bisenzio (ancora attiva), al rarissimo esemplare di telaio in legno.
Un vero e ottimo esempio di archeologia industriale.
Per maggiori info, orari e biglietti, si veda il seguente LINK.
Nel comune di Vernio ogni anno si tiene la Festa della Pulenda (o “Festa della Miseria”), a ricordo della generosità dei Conti Bardi, i signori locali che nel 1512, a fronte della terribile carestia che affliggeva la popolazione locale (causata dall’invasione spagnola nella guerra con la Repubblica di Firenze), fecero distribuire tra il popolo farina di castagne, stoccafisso, baccalà e aringhe.
Durante la festa viene preparata la polenta dolce di castagne, insieme ai necci, alle frittelle e ai castagnacci, tutti alimenti poveri rigorosamente a base di farina di castagne.
Eremo del Viandante, appena sotto il Monte delle Scalette (nord-ovest); molto spartano, solo tavolo e panche
Posto Tappa GEA, a Montepiano. Tel. 339 183 1692
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza NON raggiungibile in bus.
La località raggiungibile con il bus più vicina è Acquerino, partendo dalla città di Pistoia.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
La prima edizione del libro fotografico “Va’ Sentiero -Voci dalle Terre Alte” è andata a ruba e stiamo organizzando una seconda ristampa: PRENOTA ora la tua copia.
Grazie!