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Tappa

358

Monti > Berchidda

Lunghezza
16.7
Km
Difficoltà*
T
Dislivello*
+
337
m
-
352
m
*Cosa vuol dire?

Il simbolo + indica il dislivello positivo (cioè in salita) complessivo della tappa; il simbolo - quello negativo (cioè in discesa).

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66580319
Punto di partenza
Punto d'arrivo
Punto acqua
Struttura ricettiva
Punto interesse

Una tappa di trasferimento, molto semplice e scorrevole, quasi interamente su strade asfaltate secondarie; pur priva di colpi di scena, il paesaggio rimane sempre piacevole, tra vigneti e scorci del gruppo del Limbara.

Note particolari

La tappa rappresenta una variante al Sentiero Italia (che da Monti si dirige direttamente verso Calangianus), preferita per poter attraversare l'imperdibile gruppo del LImbara, autentico gioiello dell'entroterra gallurese.

Tappa da evitare nei mesi centrali estivi.

Bellezza
periodo
Marzo - Novembre
PERCORRIBILITà
INTERESSE
RAGGIUNGIBILITà
PERCORSO

Usciamo dal paese di Monti su strada asfaltata, perdendo appena quota, e superiamo il Nuraghe Logu, quindi la statale; poco dopo passiamo sotto la ferrovia e seguiamo verso sinistra; quindi prendiamo una stradina sulla destra e proseguiamo sulla stessa per diversi km, in un paesaggio rurale, prevalentemente a vigneti.

Giunti su una strada più grossa, la prendiamo verso destra e, dopo poche centinaia di metri, riprendiamo una strada secondaria sulla sinistra, che seguiamo in leggerissimo saliscendi fino a giungere alle porte di Berchidda.

COSA SAPERE

Lunghe le strade di campagna della Gallura non è raro imbattersi in tartarughe selvatiche. Si tratta di tartarughe di razza testudo marginata, chiamata più comunemente “tartaruga sarda”: si contraddistingue per il guscio che si allarga verso la coda, come a formare un gonnellino - più pronunciato nei maschi. La razza sarda può raggiungere dimensioni ben maggiori rispetto alle sue parenti del Mediterraneo.

Dotati di un ottimo senso dell'orientamento, questi animali possiedono una vista eccellente così come l'odorato, mentre non hanno un udito sviluppato. La tartaruga potrebbe essere stata introdotta dagli Etruschi che erano usi utilizzarla, oltre che come alimento, per i riti di inumazione, seguiti poi nel periodo romano.

Berchidda è il paese natale del famoso trombettista e flicornista jazz Paolo Fresu.

Iniziò la sua carriera nella banda locale, per poi frequentare il Conservatorio Luigi Canepa di Sassari. Dagli anni '80 ha inizio una  proficua carriera professionale che lo ha portato a calcare i palchi di tutt'Europa e ad affermarsi come uno dei maggiori trombettisti europei.

COSA VEDERE

Dal 1988 a Berchidda si tiene Time Jazz, un festival musicale fondato da Paolo Fresu che ogni estate porta nel piccolo comune sardo i migliori artisti della scena internazionale. I concerti principali si tengono nella Piazza del Popolo di Berchidda e sono arricchiti da eventi gratuiti che si svolgono in altre località del borgo o in paesi limitrofi.

Da sempre il festival, oltre ad essere un incontro tra musicisti, ha saputo incorporare altre arti, dal cinema alla danza, dal teatro alla letteratura. La musica di tutto il mondo, nella sua varietà di suoni e generi, si mescola tutti gli anni nel piccolo comune gallurese: dai ritmi africani a quelli elettronici.

COSA MaNGIARE

A Berchidda si possono trovare, oltre ai classici piatti sardi, quelli legati alla tradizione gallurese come i puligioni, ravioli di ricotta ripieni con un po' di zucchero e limone, conditi con il sugo di pomodoro e pecorino; o la mazza frissa, una particolare besciamella che si ottiene unendo la panna fresca alla semola di grano duro, perfetta con il miele o le fave stufate.

DOVE DORMIRE

Hotel Ristorante Nuovo Limbara, a Berchidda. Tel. 079 704165

Hotel Sos Chelvos, a Berchidda. Tel. 079 704935

COME ARRIVARE

Punto di partenza raggiungibile in macchina.

Punto di partenza raggiungibile in bus, partendo dalla città di Olbia.

Qui il LINK per controllare gli orari.

Punto di partenza NON raggiungibile in treno.

“Certe sterrate sembrano la versione sarda della route 66”

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Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!

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