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Tappa

131

Terme di Valdieri > Rifugio Genova

Lunghezza
13.7
Km
Difficoltà*
E
Dislivello*
+
1240
m
-
620
m
*Cosa vuol dire?

Il simbolo + indica il dislivello positivo (cioè in salita) complessivo della tappa; il simbolo - quello negativo (cioè in discesa).

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50386987
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Punto di partenza
Punto d'arrivo
Punto acqua
Struttura ricettiva
Punto interesse

Tappa di media lunghezza, caratterizzata dalla lunga salita al Colle del Chiapous.

Siamo nel cuore delle Alpi Marittima e la tratta è fantastica. Dal Lago Brocan (nei pressi del Rifugio Genova) fantastichiamo sulla conquista della regina delle Alpi Marittime: l’Argentera (3.290 m).

Note particolari

Unico punto d’acqua al Rifugio Morelli Buzzi: assicurarsi una buona scorta.

Bellezza
periodo
Maggio - Ottobre
PERCORRIBILITà
INTERESSE
paesaggistico
RAGGIUNGIBILITà
paesaggistico
PERCORSO

Dopo un primo tratto su sentiero in traverso, attacchiamo la lunga salita (1.150 m D+ circa) sul sentiero della GTA, che su comodi tornanti nel bosco va risalendo il Vallone di Lourousa. Il tracciato è ottimo e ci consente un ritmo di marcia regolare. Usciti dal bosco, avvistiamo il ripido Canale di Lourousa, dove passa l’ardita via alpinistica alla spalla settentrionale dell’Argentera. Continuiamo a salire con passo costante in un paesaggio severo, arrivando al bel Rifugio Morelli Buzzi, gestito dai simpatici fratelli Paolo e Marco (il secondo è uno scultore e costruisce fantastici organetti in legno, è un piacere ascoltarlo suonare). Di fronte al rifugio, svetta il dente roccioso del Corno Stella (3.050 m).

Riprendiamo la salita sull’ottimo sentiero di pietre (sembra quasi lastricato) e arriviamo al Colle del Chiapous (2.536 m); ripreso fiato, scendiamo quel poco che basta perchè il panorama si apra sul bacino del Chiotas (all'altezza della deviazione per il Passo del Porco). La discesa (500 m D- circa) è lunghina ma molto comoda.

Arrivati al lago, attraversiamo l’impressionante Diga del Chiotas (un autentico prodigio ingegneristico) e costeggiamo tutta la riva. Passiamo per un breve tunnel, dopo il quale proseguiamo fino all’estremità orientale del lago , da cui ammiriamo la cima dell’Argentera (3.290 m), la più alta delle Alpi Marittime, in tutta la sua maestosità.

Arriviamo infine al Rifugio Genova. Poco distante, il Lago Brocan ci invita a un bagno (più che) rinfrescante, in un paesaggio lunare.


COSA SAPERE

Il Parco Naturale delle Alpi Marittime è stato creato nel 1980, come Parco Naturale dell’Argentera.

Come il Parco Nazionale del Gran Paradiso, anche questa zona era una riserva di caccia dei Savoia. Il parco è caratterizzato dalle stupende montagne di roccia cristallina (graniti o gneiss), dalle strette valli modellate dai ghiacciai (i più meridionali dell’arco alpino), dagli innumerevoli laghetti e dall’abbondante fauna alpina di cui il camoscio è il simbolo.

COSA VEDERE

La diga del Chiotas è davvero impressionante; vanta il muro più alto d'Europa, davvero vertiginoso.

Per la sua costruzione sono stati necessari oltre tredici anni, a ragione delle forti nevicate che impedivano di effettuare i lavori per quasi metà dell’anno: un lavoro ciclopico.

Il bacino è collegato a quello sottostante (della PIastra) tramite tubature che corrono sottoterra per parecchi chilometri, fino ad arrivare alle turbine della centrale di Entracque, interamente scavata nella roccia.


COSA MaNGIARE

In Valle Gesso sono ottimi i formaggi.

In particolare si distinguono l’ariund delle Alpi, dall’importante stagionatura, dal sapore pieno e intenso; e il nostrale (fresco o stagionato), il formaggio per eccellenza delle montagne cuneesi, prodotto a crudo esclusivamente in alpeggio a un’altezza minima 1500 metri, dal tipico sapore moderatamente piccante.

DOVE DORMIRE

Rifugio Morelli Buzzi, nel Vallone di Lourousa. Tel. 340 461 4189

Rifugio Genova, presso l’estremità sud-est del Bacino del Chiotas. Tel. 0171 97394

COME ARRIVARE

Punto di partenza raggiungibile in macchina.


Punto di partenza raggiungibile in bus, partendo dalla città di Cuneo.

Qui il LINK per controllare gli orari.


Punto di partenza NON raggiungibile in treno.


“La Via Lattea non ci è mai apparsa così nitida e vicina, solo il freddo ci spinge a infilarci nei sacchi a pelo”

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Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!

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