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Tappa

355

Caserma Forestale "Gianni Stuppa" > Alà dei Sardi

Lunghezza
20.3
Km
Difficoltà*
E
Dislivello*
+
827
m
-
464
m
*Cosa vuol dire?

Il simbolo + indica il dislivello positivo (cioè in salita) complessivo della tappa; il simbolo - quello negativo (cioè in discesa).

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66580190
Punto di partenza
Punto d'arrivo
Punto acqua
Struttura ricettiva
Punto interesse

Tappa molto scorrevole, di trasferimento, tutta su ottimo tracciato: entriamo in Gallura!

Note particolari

Tappa da evitare nei mesi centrali estivi.

L'attraversamento del Riu Altana avviene a vista, non esiste una traccia definita: rimane comunque (salvo casi di piena) abbastanza semplice.

Punti d'acqua assenti.

Bellezza
periodo
Marzo - Novembre
PERCORRIBILITà
INTERESSE
RAGGIUNGIBILITà
PERCORSO

Lasciamo la caserma forestale e, su ottima carrozzabile, andiamo salendo (300 m D+ ca.) per ampi tornanti, superando un piccolo laghetto artificiale; giunti sulla spalla meridionale di Punta Prammas (di cui non raggiungiamo la vetta), perdiamo quota (200 m D- ca.) fino alla sella di Ianna de Tandaule, da cui godiamo di un bel panorama a oriente, sul monte Tepilora e, oltre, il mare. Torniamo a salire (200 m D+ ca.), su carrozzabile (a tratti asfaltata); al termine della salita, infiliamo un largo sentiero sulla destra e scendiamo (con un saliscendi finale) fino al Riu Altana, che guadiamo affidandoci all'intuito.

Superato il torrente, riprendiamo una carrozzabile e prendiamo lentamente quota (150 m D+ ca.), camminando veloci tra vecchi muretti a secco; la strada si fa infine asfaltata e, oltrepassata la statale, raggiungiamo con un ultimo strappo l'abitato di Alà dei Sardi.

COSA SAPERE

Alà dei Sardi si trova all'interno della regione storica del Monteacuto, un'unità amministrativa del periodo spagnolo che gravita attorno alla cittadina di Ozieri. Si trova oggi tra le province di Sassari e Olbia-Tempio e i suoi confini si perdono tra i nuovi assetti amministrativi. All'interno dell'area di Montacuto si trovano alcune isole linguistiche di dialetto sardo-corso.

Il nome Alà dei Sardi pare provenga dal periodo romano, quando una parte dell'esercito romano (alà era il nome del reparto di cavalleria) decise di insediarsi qui. Altri sostengono che il nome sia legato al popolo degli Iliensi, chiamati anche Alaenses.

Due curiosi record segnano il comune di Alà dei Sardi: una disoccupazione pari a zero (con il record italiano di crescita del numero di aziende, qui particolarmente dedicate alla lavorazione del granito) e il più basso numero di laureati di tutta l'isola.

Gli Alesi, grazie alla nascita negli anni '70 della Sport Atletica S.S. Alasport, si sono distinti nelle discipline sportive a livello nazionale ed internazionale (è Alese il marciatore Alberto Contu). Dal 1973 si tiene qui il Trofeo Alasport, competizione campestre di rilievo internazionale. Alà dei Sardi è stata inoltre inserita nel campionato del mondo di rally (WRC) come Rally d'Italia-Sardegna.

COSA VEDERE

All'interno del territorio comunale di Alà dei Sardi si trova il complesso nuragico di Sos Nurattolos. Si tratta di quattro edifici (una fonte sacra, un piccolo tempio a megaron e due capanne) risalenti al II millennio a.C. circa.

Nella fonte sacra, caratterizzata dalla forma a tholos, è presente il vano per il pozzo circolare dove i pellegrini si purificavano. Un percorso portava al tempio, posto all'interno di una capanna circolare, dove i pellegrini potevano colloquiare con i sacerdoti. Fuori dal tempio, un muretto ellittico era probabilmente utilizzato come recinto per gli animali da sacrificare.

COSA MaNGIARE

Il più rinomato dei piatti sardi è il porceddu (o porcetto o porcheddu): non solo un piatto, ma un simbolo culturale di un momento di condivisione che assume le sembianze di un rito.

Si tratta di un maialino da latte di razza sarda, la cui età e peso variano da zona a zona, che viene cotto allo spiedo dopo essere pulito all'interno e all'esterno. Dalla carne tenera e succosa, è caratterizzato dalla cotenna croccante, dal gusto eccezionale. La cottura perfetta è un’arte che viene tramandata da generazione in generazione e che non prevede grandi aggiunte di sapori, ad eccezione dell’aroma delle foglie di mirto sulle quali si appoggia la carne sul piatto di portata.

Alcuni fanno risalire questa tradizione al periodo spagnolo, ma l'allevamento del maiale in Sardegna risale al VI millennio a. C.. Era il piatto che i pastori sardi mangiavano nelle giornate importanti come la Pasqua.

DOVE DORMIRE

B&B San Lorenzo, ad Alà dei Sardi. Tel. 349 261 7287

Bed & Breakfast da Gigi, ad Alà dei Sardi. Tel. 377 264 5374

COME ARRIVARE

Punto di partenza raggiungibile in macchina.

Punto di partenza NON raggiungibile in bus.

La località raggiungibile con il bus più vicina è Alà dei Sardi, partendo dalla città di Olbia.

Qui il LINK per controllare gli orari.

Punto di partenza NON raggiungibile in treno.

“Scortati da un simpatico cagnolino che non molla mai di vista, facciamo ingresso ad Alà dei Sardi, coi suoi murales colorati”

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Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!

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