Text Link

Tappa

318

Contrada Rainò (Gangi) > Petralia Sottana

Lunghezza
13.8
Km
Difficoltà*
E
Dislivello*
+
695
m
-
393
m
*Cosa vuol dire?

Il simbolo + indica il dislivello positivo (cioè in salita) complessivo della tappa; il simbolo - quello negativo (cioè in discesa).

* Cosa vuol dire?Scarica la traccia GPX

Sempre sul percorso giusto!

Usa l’app Outdooractive per utilizzare le tracce gpx e vivere le tue avventure in sicurezza.

Desktop - iOS - Android

66402672
Punto di partenza
Punto d'arrivo
Punto acqua
Struttura ricettiva
Punto interesse

Tappa breve, di discreto dislivello, all'interno del Parco delle Madonie.

Camminiamo in un paesaggio agricolo, con l'Etna sempre ben visibile alle spalle, e arriviamo nel bel borgo di Petralia Sottana (...da non confondere con Petralia Soprana!)

Note particolari

Si incontrano alcuni cancelli di filo spinato, che occorre aprire (e richiudere, sempre!)

Bellezza
periodo
Marzo - Novembre
PERCORRIBILITà
INTERESSE
RAGGIUNGIBILITà
PERCORSO

Lasciamo Villa Rainò e ritorniamo al punto di giunzione col Sentiero Italia, su carrozzabile in asfalto. Quindi, lasciato l'asfalto, prendiamo una strada sterrata e cominciamo una lunga, dolce salita (600 m D+ ca.). Giunti su strada asfaltata, la seguiamo in verso sinistra per un paio di km, quindi in occasione di un incrocio con fontana, riprendiamo una strada sterrata che poco dopo si fa semi-pianeggiante, per poi cominciare a scendere (500 m D- ca.), dapprima quasi impercettibilmente, con bellissima vista su Petralia Soprana. Raggiunta una strada asfaltata, la seguiamo per poco verso sinistra, quindi in prossimità di alcuni piccoli laghetti riprendiamo la sterrata sulla destra e scendiamo fino al centro di Petralia Sottana.

COSA SAPERE

Le Madonie sono una catena montuosa dell'Appennino Siculo (la più antica), all'interno dell'omonimo parco che si estende dalle montagne fino alla fascia costiera ed è limitato ad est dalla Valle del fiume Pollina e a ovest dalla valle dell'Imera settentrionale. Composto da colline argillose, il parco è caratterizzato dai profondi valloni e dalle pareti a precipizio sul mare.

Nel massiccio montuoso delle Madonie si trovano le vette più imponenti della Sicilia (fatta eccezione per l'Etna) tra cui Pizzo Carbonara, che con i suoi 1.979 m è la cima più alta. Le Madonie sono caratterizzate da un paesaggio carsico - in particolare il complesso della Carbonara, che ospita numerose doline, grotte e inghiottitoi.

Divenuto nel 2015 Global Geopark dell'UNESCO, il parco contiene al suo interno numerose specie rare di flora e fauna, tra cui l’abete delle Madonie (detto però anche abete dei Nebrodi), oppure la ginestra di Cupani e l'astragalo. Tra gli animali presenti nel parco c'è il daino, reintrodotto negli anni '80.

L'abete dei Nebrodi o delle Madonie è una pianta endemica della Sicilia appartenente alla famiglia delle Pinaceae. La pianta, sottospecie di abete bianco, è in via d'estinzione e rappresenta un fossile vivente: si tratta infatti di una specie sopravvissuta all'ultima glaciazione - i suoi boschi ricordano quelli del Nord Europa.

A inizio Novecento era stato considerato estinto ma fu riscoperto nel 1957 nel Vallone Madonna degli Angeli, nel territorio comunale di Polizzi Generosa: da allora i fusti vengono coltivati in vivaio per poi essere trapiantati sulle montagne madonite. In gergo locale viene chiamato anche arvulu cruci cruci (“albero croce croce”) per via della forma dei rami.

Le Madonie sono montagne rinomate per la produzione di gesso, una roccia assai diffusa in tutto il territorio che ha rappresentato uno dei principali mezzi di sostentamento economico per le popolazioni locali.

La macinatura del minerale veniva fatta attraverso mulini alimentati dall'acqua dell'Imera. In particolare il Cozzo Cufino, in cui è presente la Grotta del Vecchiuzzo, ha rappresentato il luogo principale della cavatura del gesso.

Tradizionale di Petralia è il ballo della Cordella: un'antica danza contadina che entra a far parte delle tradizioni precristiane come la Sagra della spina di Ganci.

Il ballo viene eseguito da dodici coppie, rappresentative dei mesi dell'anno, che danzano intorno ad un palo ornato da spighe di grano e nastri colorati. Il rito, simbolo di fecondità agreste, è anche augurio per i giovani sposi. Il capogruppo, detto il Bastoniere, detta il ritmo delle rappresentazioni delle figure che evocano le quattro stagioni e le fatiche del mondo agricolo.

Insieme a Torino e Milano, Petralia Sottana fu, nel 1908, tra le prime città ad avere l'energia elettrica in Italia.

L'impianto idroelettrico, costruito sulle rive dell'Imera, ha continuato a funzionare fino al 1972, quando fu danneggiato da un’alluvione. La centrale idroelettrica di Catarratti ha rappresentato una tappa importante nello sviluppo novecentesco della cittadina.

Tra la vie del borgo di Petralia Sottana è stato girato il film Le stelle non hanno padrone del regista Salvatore Bongiorno.

La pellicola narra delle vicende del movimento contadino che nel secondo dopoguerra si organizzarono in sindacati per l'applicazione delle leggi Gullo. Ruolo fondamentale lo svolsero gli studenti dell'istituto magistrale che fiancheggiavano i lavoratori nelle loro lotte avvicinando le diverse classi sociali del paese.

COSA VEDERE

A Petralia Sottana è presente la casa più stretta al mondo, chiamata casa du currivu, ovvero “casa del dispetto”: è larga solo 100 centimetri.

Costruita negli anni '50, è impossibile da abitare e intendeva chiudere la visuale alla casa antistante (addirittura, la facciata davanti di dirimpetto fu tinteggiata di nero): fu realizzata per ripicca (da qui il nome) a seguito di una diatriba tra parenti vicini di casa.

La chiesa principale di Petralia Sottana è la basilica di Maria Santissima Assunta. Posta sulla piazza Umberto I, da cui si gode uno spettacolare panorama, è caratterizzata dalle forme barocche realizzate nel XVII secolo, tra cui la facciata arricchita da un monumentale portale ad arco ricoperto da cornici marmoree.

La basilica venne edificata su un vecchia chiesa costruita dai Normanni; ma alcuni sostengono che nel periodo arabo fosse una moschea. All'interno è presente un organo a canne realizzato da Santo Romano nel 1659, il più antico di tutta l'area delle madonie.

La basilica custodisce un enorme tesoro (pezzi di oreficeria medievale, barocca e neoclassica, insieme a paramenti e arredi sacri), a cui si affianca un prezioso e antico archivio.

COSA MaNGIARE

Nel borgo di Petralia Sottana, nell'ultima settimana di ottobre, si tiene la Festa delle castagne - divenuta recentemente "festa dei sapori Madoniti d'Autunno”.

Tra i vari spettacoli per intrattenere il pubblico, numerosi sono gli stand gastronomici: salumi ai liquori, dai formaggi alle conserve, dal miele ai legumi.

La guastedda o vastedda fritta è una frittella dolce o salata nata nel vicino paese di Gratteri. SI tratta di una frittella realizzata con farina, acqua e lievito, molto simile allo gnocco fritto emiliano.

Tradizionalmente viene servita con un'acciuga al centro nella versione salata, ricoperta di zucchero per quella dolce. Ne esiste anche una versione modicane che viene condita con formaggio e uova.

Dolce tradizionale madonita è lo sfoglio, chiamato dai locali ‘u sfuagghiu.

Si tratta di varietà della classica cassata al forno, riempita di tuma (formaggio fresco siciliano), cannella, cioccolato e un'abbondante quantità di zucchero - alcuni aggiungono la zucca candita. Fu inventato dalle monache benedettine del Convento di Santa Margherita di Polizzi Generosa nel XVII secolo come dedica a San Benedetto.

DOVE DORMIRE

La Casa di Ro, a Petralia Sottana. Tel. 320 634 5043

B&B Domus Lilio, a Petralia Sottana. Tel. 327 382 9840

B&B LaBadia, a Petralia Sottana. Tel. 347 136 9056

COME ARRIVARE

Punto di partenza raggiungibile in macchina.

Punto di partenza NON raggiungibile in bus.

La località raggiungibile con il bus più vicina è Gangi, partendo dalla città di Palermo.

Qui il LINK per controllare gli orari.

Punto di partenza NON raggiungibile in treno.

“Tra le stradine di Petralia, ci gustiamo le specialità locali”

Lasciati ispirare

Va' Sentiero è anche un libro edito da Rizzoli!

Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.  

Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!

ordina la tua copia!