Tappa abbastanza breve e molto facile, di dislivello davvero minimo, tutta per le dolci colline del Collio.
In lontananza, avvistiamo la cittadina di Cividale del Friuli.
La segnaletica è parziale e, pur essendo il percorso molto semplice, si rischia talvolta di sbagliare la direzione. Bene tenere sott'occhio la traccia GPS.
Rischio di zecche.
Riguadagniamo altezza tornando verso il Monte Quarin, giungendo alla Chiesa della Beata Vergine del Soccorso. Dopo un pezzo nella boscaglia, in dolce saliscendi continuiamo per il Collio e, superato il torrente Reca, proseguiamo verso Case Marcolin e quindi località Casali Zorutti, dove merita una sosta la Chiesa di San Giacomo a Lonzano Superiore.
Costeggiando (su carrozzabile) i fitti vigneti, giungiamo a Località Scriò e quindi a Località Restocina. Il tracciato è spesso su una dorsale panoramica: begli scorci su Cividale del Friuli.
Arriviamo infine ad Albana, dominata dal suo castello. La vicinanza con Cividale del Friuli consente, a chi lo volesse, di visitare la splendida cittadina.
Il fiume Judrio è stato da sempre una linea di confine naturale: prima divideva il Regno d’Italia dall’Impero Austro-Ungarico, poi ha segnato la divisione tra la provincia di Udine e quella di Gorizia; dal secondo dopoguerra ha segnato il confine con la ex Jugoslavia; oggi divide l’Italia dalla Slovenia.
Il ponte di Brazzano, lungo il fiume, è noto per essere stato teatro della prima azione bellica della Prima Guerra Mondiale: il 23 maggio 1915, due finanzieri italiani aprirono il fuoco sui guastatori austriaci intenzionati a far saltare il ponte.
A pochi minuti di pulman (o macchina) da Albana, sta la magnifica cittadina di Cividale del Friuli, che, per la sua posizione strategica, fu un importante castrum militare già in epoca romana.
Conserva moltissimi luoghi di valore assoluto, risalenti a momenti storici diversi: dal magnifico Tempietto Longobardo al Ponte del Diavolo, sospeso sul Natisone; dal misterioso Ipogeo Celtico (un ambiente di cripte sotterranee con funzione funeraria, o carceraria) allo stile composito del Duomo di Santa Maria Assunta.
Il vino schioppettino è il protagonista delle campagne della zona. Vitigno autoctono, fa parte della famiglia delle ribolle, detto anche ribolla nera o pocalza, in sloveno.
Un vino speziato, ottimo per accompagnare le carni rosse e la selvaggina; per la sua ricca struttura risulta un buon vino “da meditazione”.
B&B Caterina da Centa, a Prepotto. Tel. 0432 713237
Agriturismo Ronco dello Schioppettino, a Prepotto. Tel. 349 33 23 160
Oratorio, in località Mernico; necessario munirsi di materassino e sacco a pelo. Tel. 0481 786881
Anche il più complicato dei sogni, un sogno lungo più di 7.000 chilometri, si può realizzare, insieme: la nostra spedizione sul Sentiero Italia ne è stata la prova!
Va’ Sentiero è un progetto nato dal basso e cresciuto grazie al contributo spontaneo di migliaia di persone che hanno creduto in noi.
Ora, che abbiamo concluso la nostra prima spedizione e dimostrato la nostra credibilità, vogliamo continuare a perseguire il nostro ideale, promuovendo la montagna come laboratorio di innovazione e tutela ambientale.
Come?
Facendo ciò che ci viene meglio: camminare, scoprire, raccontare, creare connessioni, ispirare.
Aiutaci a far crescere il progetto, diventane parte!