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Tappa

229

Noci > Alberobello

Lunghezza
12.1
Km
Difficoltà*
T
Dislivello*
+
81
m
-
86
m
*Cosa vuol dire?

Il simbolo + indica il dislivello positivo (cioè in salita) complessivo della tappa; il simbolo - quello negativo (cioè in discesa).

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54968622
Punto di partenza
Punto d'arrivo
Punto acqua
Struttura ricettiva
Punto interesse

Tappa corta e facile, abbastanza anonima e in buona parte su strada.

Viene però risollevata dai trulli e dal pittoresco abitato di Alberobello, uno dei più suggestivi di tutta la Puglia.

Note particolari

Segnaletica assente, bene tenere d'occhio la traccia GPS.

Tappa quasi totalmente su strada - in certi periodi dell'anno potrebbe risultare trafficata: prestare attenzione

Tappa molto assolata, da evitare nei mesi più caldi.

Punti acqua assenti.

Bellezza
periodo
Tutto l'anno
PERCORRIBILITà
INTERESSE
RAGGIUNGIBILITà
PERCORSO

Partiamo da Noci passando per le vie del centro storico. Ci immettiamo nella strada asfaltata per Alberobello; dopo alcuni km passiamo su una carrozzabile e poi ancora in un sentiero tra i muretti a secco.

Dopo un po' ritorniamo sulla strada asfaltata per Alberobello: è un percorso molto semplice tra i fichi e gli ulivi, pur non molto panoramico. Avvicinando Alberobello cominciamo a intravedere i primi trulli; arriviamo nel paese (ahinoi, molto affollato e turistico), davvero unico in tutta Italia,e facciamo una sosta il belvedere, nel centro storico, con una vista aerea su tutti i trulli.


COSA SAPERE

La Murgia meridionale è piena di trulli sparsi per le campagne, edifici rurali dalla forma conica costruiti con le pietre a secco come riparo per i contadini; ma perché ad Alberobello ce ne sono così tanti e ravvicinati?

Il motivo dietro a cotanta bellezza è forse meno nobile del previsto: i trulli furono costruiti per aggirare la legge della Pragmatica de Baronibus. Nel XV secolo, gli Aragonesi vedevano crescere sempre più il potere delle baronie locali; per cercare di arginare il fenomeno, imposero che tutti i nuovi insediamenti dovessero essere autorizzati e sottoposti a tassazione nei confronti del Regno di Napoli. Molte però erano le terre ancora incolte e così i conti di Acquaviva di Conversano fecero insediare, nell'attuale Alberobello, numerosi contadini provenienti da Noci.

Concedettero loro il diritto di lavorare la terra e li costrinsero a costruire i tipici ripari agresti con la pietra locale, senza però usare la malta - in modo che le costruzioni di pietra a secco potessero essere smantellate prima dell'arrivo degli ispettori del viceré spagnolo del Regno di Napoli. Quell’atto di evasione permette oggi di ammirare uno dei borghi più belli al mondo, riconosciuto come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.


Alberobello, che prende il nome dal latino Sylva Arboris Belli (“bosco dell'albero della guerra”), rimase sotto il giogo feudale della famiglia Acquaviva d'Aragona di Conversano fino al 1797, quando il re Ferdinando IV concesse la liberazione dalla servitù feudale, richiesta da alcuni cittadini locali, elevando Alberobello da piccolo villaggio a città regia.


Nella contrada Albero della Croce è presente la Masseria Gigante, legata alla storia del prete-brigante don Francesco Gigante che qui volle costruire una scuola agraria.

La struttura, oggi abbandonata, è tristemente nota per essere stata uno dei campi di concentramento usati, durante il periodo fascista, per lo smistamento di ebrei e prigionieri di guerra. Dall'inconfondibile colore amaranto degli intonaci, nel dopoguerra è stata usata come scuola rieducativa minorile e successivamente è caduta in disuso e abbandonata. La speranza è quella che si possa recuperare un edificio che racconta un pezzo di storia del nostro paese - troppo spesso  dimenticata.


COSA VEDERE

Tra i tanti trulli di Alberobello spicca il Trullo Sovrano, l'unico a due piani, che ancora oggi custodisce al suo interno gli arredi e gli oggetti originali.

Edificato nel 1700 dalla famiglia del sacerdote Cataldo Perta, fu definito sovrano per la sua stazza. Situato dietro la chiesa dei Santi Medici Cosma e Damiano, il trullo era la sede della Confraternita del Santissimo Sacramento e per un periodo le reliquie dei due santi furono custodite proprio al suo interno. Oggi il Trullo Sovrano, grazie ai suoi ampi spazi, è usato come location per spettacoli e concerti.


Oltre ai trulli, ad Alberobello si può ammirare la Basilica Minore dei santi Cosma e Damiano, situata nella centrale piazza Curri. Realizzata con pietra calcarea locale, la chiesa costruita nel Settecento ha visto nei secoli graduali modifiche ed aggiustamenti.

Dalla pianta a croce latina, l'edificio attuale mantiene lo stile neoclassico; spettacolare è la facciata d'ingresso caratterizzata dall'enorme scalinata e dalle due guglie - che contengono i campanili. Nel 1975 fu realizzato il portale bronzeo su cui sono raffigurate le beatitudini. All'interno della basilica sono presenti alcune reliquie dei santi patroni: il braccio di Santa Cosma e il cranio di san Damiano, portati ad Alberobello nel XIX secolo.


La chiesa trullo di Sant'Antonio da Padova fu edificata nel 1927 nel rione Monti. La forma a croce greca è sormontata dall'enorme cupola, alta ben 21 metri; la facciata, a tre navate, è arricchita da un rosone centrale.

La costruzione riproduce la tecnica di costruzione dei trulli e rappresenta un eccellente punto di intersezione tra l'architettura antica e quella moderna.


COSA MaNGIARE

Tipiche della tradizione pugliese sono le cartellate, un dolce fritto fatto di sfoglia friabile arrotolata e arricchito con il vincotto o il miele e le noci tritate. Tradizionalmente viene mangiato nel periodo natalizio e si racconta ai bambini che simboleggia le lenzuola di Gesù bambino.


Un altro prodotto tipico della Puglia sono i lampascioni, piccoli bulbi chiamati anche cipolle canine: il sapore amaro è in contrasto con il dolce profumo che emanano.

Conosciuti già nell'antica Grecia spesso si trovano sott'olio, sono ottimi anche come accompagnamento alle carni di maiale o di agnello, o cucinati in purgatorio: prima vengono bolliti e poi cucinati insieme a pancetta, pecorino e pomodoro.

DOVE DORMIRE

Casa albergo Sant'Antonio, ad Alberobello. Tel. 080 4322913


Guesthouse Alberobello, ad Alberobello. Tel. 080 9698009


Ad Alberobello sono presenti numerose strutture ricettive.


COME ARRIVARE

Punto di partenza raggiungibile in macchina.


Punto di partenza raggiungibile in bus partendo dalla città di Bari.

Qui il LINK per controllare gli orari.


Punto di partenza raggiungibile in treno, partendo dalla città di Bari.

Qui il LINK per controllare gli orari.


“Fino a pochi anni fa nessuno voleva i Trulli, i proprietari li svendevano”

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Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!

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