Tappa corta ma intensa, impreziosita dalle bellissime Gole di Pirincanes dove è d'obbligo un bagno refrigerante.
Tappa da evitare nei mesi centrali estivi.
La traccia sul terreno all'interno delle Gole di Pirincanes non è sempre chiara, occorre affidarsi all'intuito e monitorare la traccia GPS.
Unico punto d'acqua poco prima dell'arrivo, portarne buona scorta.
Lasciamo il parcheggio di Perda ‘e Liana e iniziamo la lunga discesa (1.050 m D- ca.), dapprima sulla strada asfaltata, ben ripida; dopo un tratto a mezzacosta, lasciamo la strada e prendiamo un buon sentiero nel bosco che ci conduce fino al fondovalle, dove guadiamo (a vista) il Flumendosa, in prossimità di una quercia monumentale.
Approdiamo perciò su una strada asfaltata e da qui iniziamo la deviazione per le Gole di Pirincanes; seguiamo la strada verso destra e, dopo circa 1 km, attacchiamo il sentiero sulla sinistra che, con una leggera salitina, ci fa scollinare fino a entrare nel vallone del Rio Pirincanes; costeggiandone il corso giungiamo sotto le cascate, risalendo le quali troviamo delle bellissime pozze chiuse tra le pareti di roccia, perfette per un bagno ristoratore.
Tornati al punto di partenza della deviazione, rimaniamo su asfalto e attacchiamo la lenta salita (300 m D+ ca.); dopo alcuni tornanti, la strada si fa sterrata e giungiamo all'agriturismo.
Personaggio storico leggendario della Sardegna è Eleonora d'Arborea (1347-1403), giudice del Giudicato (sistema governativo medievale caratteristico dell'isola) d'Arborea, che comprendeva più o meno l'attuale provincia di Oristano e fu l'ultimo a cadere sotto la mano aragonese.
Gli Arborea erano alleati del casato genovese dei Doria anche grazie al matrimonio di Eleonora d'Arborea con il giovane rampollo Brancaleone Doria. Eleonora si dimostrò un’abile politica: proseguì l'esperienza paterna difendendo i confini e cercando l'approvazione popolare. Viene ricordata per la Carta de Logu: un trattato giuridico che coniuga le tradizioni antiche e le contemporanee in una sintesi che ha stupito gli storici per la sua saggezza giuridica. Gli elementi più innovativi della carta furono la liberazione dei servi e il carattere regionale dei guerrieri, in una visione che vedeva il territorio sardo come libero di dominazioni straniere e in grado di autogestirsi. A mettere la parola fine all'era dei giudicati e alla vita della leggendaria giudice sarda fu la peste, che di fatto consegnò la Sardegna agli Aragonesi.
Spettacolari sono le Cascate Pirincanes situate nelle gole omonime.
Il luogo, dallo scenario fiabesco, è caratterizzato dal colore rosato della roccia granitica scavata dal Rio 'e Forru e dalla presenza di diverse piscine.
Simbolo regionale è l'Ichnusa, la famosa birra con la bandiera dei quattro mori. Nonostante oggi sia proprietà del gruppo olandese Heineken, rimane nel cuore di tutti i sardi. Il nome è quello antico della Sardegna (i Greci chiamavano così l'isola per via della somiglianza con l'impronta di un piede, in greco ichnos).
Nacque a Cagliari nel 1911 grazie all'intuizione di Amsicora Capra: in un periodo in cui le vigne erano intaccate dalla fillossera, la produzione di birra gli sembrò un buon investimento. Fino alla Seconda Guerra Mondiale rimase confinata dentro il territorio sardo, per poi sbarcare nel continente dal dopoguerra. Nonostante l'acquisizione del gruppo olandese, la birra Inchusa continua a essere Made in Sardinia, prodottaa nello stabilimento di Assemini.
Agriturismo Terra Ona, in località Funtana Terra Ona . Tel. 340 264 7217
Punto di partenza raggiungibile in macchina.
Punto di partenza NON raggiungibile in bus.
La località raggiungibile con il bus più vicina è Villagrande Stazione, partendo dalla città di Nuoro.
Qui il LINK per controllare gli orari.
Punto di partenza NON raggiungibile in treno.
Disponibile in tutte le librerie, il libro propone 25 itinerari dal Sentiero Italia, dalle Valli del Natisone fino alla Barbagia, di varia lunghezza e difficoltà, per chi vuole partire alla scoperta del trekking più lungo del mondo.
Scritto da Yuri e corredato dalle foto di Sara e dalle mappe di Montura, è insieme un racconto e un atlante sparso e ispirazionale delle Terre Alte, tratto dall'esperienza in spedizione: una miscellanea di aneddoti, sapori, incontri e sensazioni... un motivo in più per fare lo zaino!